DAKAR 2021 – Al Attiyah conquista la sua quarantesima tappa

0
646

La regione di Neom può vantare certamente alcuni dei panorami più affascinanti della nazione. I suoi canyon, le dune e le montagne di roccia marrone sono stati il magnifico scenario della seconda metà della tappa odierna e sono valsi gli sforzi richiesti dalla navigazione impegnativa che gli è stata richiesta per staccarsi da Sakaka. Nella prima parte di speciale i concorrenti hanno dovuto fare i conti con rocce sporgenti e taglienti, che sono state impietose sugli pneumatici. Toby Price e Sam Sunderland ne sono stati vittime nelle moto, così come Sébastien Loeb nelle macchine. Panorami così epici richiedono grandi sacrifici!

 

SINTESI DI TAPPA

Un grande “Nacho” Cornejo ha celebrato ieri sera la testa della generale strappata a Toby Price per un solo secondo ma non si è seduto sugli allori e ha condotto una tappa all’attacco oggi raccimolando ulteriore vantaggio. Unitosi al suo compagno di squadra Ricky Brabec sin quasi da subito, il giovane cileno ha chiuso la giornata con 1’05” di margine in testa e sembra avere tutta la serenità necessaria per mantenere la performance fino alla fine. Nasser Al Attiyah ha dato un’altra prova di maturità portandosi a casa la sua 40° vittoria di tappa, il che gli ha consentito di ridurre il distacco dal leader Peterhansel a 4’50”. Finora il francese non ha dato segnali di cedimento, ma il vantaggio è troppo risicato per potersi permettere di rilassarsi. Un esempio lo ha dato Aron Domzala, che è sceso dal trono provvisorio di leader della classifica Veicoli Leggeri per un problema meccanico. Austin Jones ha approfittato della battuta di arresto del polacco per prendere la testa con 9’22” su Seth Quintero e 19’42” su “Chaleco” Lopez, che ha vinto la tappa. Nei quad è una battaglia al vertice tra Manuel Andujar e Alexandre Giroud: la spunta per ora l’argentino con 19’43” sul francese, che ha vinto la sua quarta tappa oggi. Nei camion un’altra tripletta Kamaz al traguardo di tappa, questa volta guidata da Shibalov, con Dmitry Sotnickov che mantiene la leadership della categoria.

 

LA PERLA DEL GIORNO

Il team Abu Dhabi Racing ha preso il volo con i tandem Cyril Despres-Mike Horn e Sheikh Khalid Al Qassimi-Xavier Panseri. Partito bene con una top five all’inizio, Al Qassimi è risalito piano piano nella classifica fino al 4° posto a poco più di 7 minuti. 6° pochi giorni fa, Cyril Despres non si è certo accontentato e oltre a portare avanti lo sviluppo del veicolo a idrogeno grazie alla raccolta dati ha schiacciato sull’acceleratore oggi guadagnando fino alla 4° piazza provvisoria, per poi cederla solo nel finale al compagno di squadra. Entrambi i piloti con le loro Peugeot hanno dato prova di grandi potenzialità, che potrebbero trovare anche migliori risultati prima dell’arrivo a Jeddah.

 

LA DELUSIONE DEL GIORNO

Le gare sembrano ripetersi per Aron Domzala, anche se con diverse sfumatura. Già protagonista l’anno scorso di un’ottimo avvio e una cocente delusione già nelle prime tappe, il polacco navigato da Maciej Marton è partito forte quest’anno inanellando cinque podi nelle prime sei tappe, ma è di nuovo incappato in un colpo di sfortuna. Al comando nella generale, il duo Can-Am è incorso oggi in un problema meccanico che gli ha fatto perdere più di mezz’ora, togliendogli la testa della corsa e compromettendo in maniera pesante la rincorsa alla vittoria. A sole quattro tappe dal podio di Gedda, sarà fondamentale per lui evitare qualsiasi errore se vuole mantenere aperte le speranze di successo.

 

IL NUMERO DEL GIORNO: 40

Nel 2007, Nasser Al Attiyah venne visto come un fuoco di paglia quando vinse la sua prima speciale a Nema, al volante della BMW del team X-Raind e navigato da Alain Guéhennec. Eppure da allora non c’è stata nemmeno una edizione della Dakar nella quale non abbia vinto almeno una tappa, un’impresa che non è riuscita a nessun altro pilota considerando le 14 partecipazioni consecutive. Nella speciale per Neom, Al Attiyah ha segnato la 40° vittoria di tappa in carriera ed è ora al 3° posto tra i piloti più premiati, all’inseguimento ti Stéphane Peterhansel (47) e Ari Vatanen (50).

 

IL GRANDE CLASSICO

La Volkswagen Iltis guidata dallo spagnolo Ignacio Corcuera risale al 1980 ed è stata riportata esattamente alle caratteristiche che aveva nell’anno in cui vinse la Dakar automobilistica nelle mani di Freddy Kotulinski. Nella Classic di quest’anno è attualmente 21° in una classifica ancora dominata da Marc Douton su Buggy Sunhill.

 

DICHIARAZIONE DEL GIORNO

Toby Price: “Mi è mancata la concentrazione”

L’Australiano della KTM ha perso un po’ di terreno dal leader provvisorio “Nacho” Cornejo, ma il distacco è ancora di solo 1’05”

 

“Oggi è stata veramente dura per me, ho fatto fatica a rimanere concentrato e leggere bene le note stamattina. L’incidente di ieri ha lasciato degli strascichi, ho riposato male e non sono partito con il pieno dele forze, ma alla fine sono riuscito a portare la moto e le ossa intere fino a Neom. Stasera sistemeremo a dovere la moto e mi farò trovare pronto domani. Il mento sta bene, mi fa solo un po’ male nel mangiare, sono stanco e ho un po’ di mal di testa, ma va bene così perché non ho ossa rotte e mi sono bastati un paio di punti per chiudere la ferita.”

 

L’ABBANDONO DI SÉBASTIEN LOEB

Partito dal bivacco di Sakaka già in difficoltà, dato che ieri ha completato la prima tappa marathon con una sola ruota di scorta, Sébastien Loeb si è dovuto arrendere oggi ad altre due forature, una al km 43 e una seconda all’83, mentre anche il suo camion di assistenza era alle prese con propri guai meccanici. Riuscito alla fine a mettere una pezza al danno, Loeb ha raggiunto il bivacco di Neom via strada, saltando quindi i waypoint che gli sono costati la squalifica.