Dal 4 dicembre 2025 all’8 gennaio 2026 Milano si trasforma, ancora una volta, nella capitale dove arte, design e motoriparlano la stessa lingua. All’ADI Design Museum – Compasso d’Oro approda il BMW Art Car World Tour, la grande tournée internazionale che celebra i 50 anni delle BMW Art Cars, una collezione unica al mondo in cui le vetture diventano vere e proprie “sculture in movimento”.
Dopo le tappe a Art Basel Hong Kong, Le Mans Classic in Francia, allo Zoute Grand Prix in Belgio e in numerosi altri Paesi, il tour 2025 chiude il suo cerchio proprio sotto il cielo di Milano, per poi ripartire nel 2026 verso Rétromobile a Parigi. All’ADI andranno in scena otto BMW Art Cars iconiche, firmate da maestri come Alexander Calder, Frank Stella, Roy Lichtenstein ed Esther Mahlangu, in un dialogo diretto con la storia del design italiano e con la cultura della mobilità.
Otto capolavori, un solo palcoscenico: l’ADI Design Museum
Portare il BMW Art Car World Tour all’ADI Design Museum non è una scelta casuale. Lo spazio ricavato dall’ex area industriale tra via Ceresio e via Bramante, oggi tempio del design Made in Italy e sede della Collezione Compasso d’Oro, rappresenta la cornice naturale per un progetto che vive all’incrocio tra industria, creatività e innovazione.
“Celebrare i 50 anni delle BMW Art Cars è per noi un autentico privilegio e una grande emozione, perché ci permette di testimoniare il nostro impegno nel mondo dell’arte e del design, che in Italia trova la sua cornice ideale”, sottolinea Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia. “Esporre otto vetture all’ADI Design Museum di Milano significa inoltre ospitare la tappa con il maggior numero di BMW Art Cars presenti nel tour mondiale per l’anniversario 2025: un segnale forte del nostro impegno e della nostra volontà di condividere i valori del brand con appassionati, clienti, media e partner”.
Per i visitatori sarà l’occasione di camminare letteralmente dentro cinquant’anni di storia dell’arte contemporanearaccontata attraverso le superfici di alcune delle BMW più celebri di sempre: dalla BMW 3.0 CSL di Alexander Caldere Frank Stella alla BMW 320i Turbo di Roy Lichtenstein, passando per la BMW 525i decorata da Esther Mahlangu, la BMW M3 GTR di Sandro Chia, la BMW V12 LMR di Jenny Holzer, la BMW M3 GT2 di Jeff Koons fino alla più recente BMW M Hybrid V8 interpretata da Julie Mehretu. Otto auto, otto sguardi diversi sul rapporto tra velocità, colore, segno grafico e identità del brand.
Arte, industria e cultura materiale: un osservatorio lungo cinquant’anni
Nel percorso espositivo milanese le BMW Art Cars non sono solo oggetti da ammirare, ma diventano strumenti per leggere come è cambiato il nostro modo di pensare il prodotto industriale. “La presenza delle BMW Art Cars all’ADI Design Museum evidenzia come il progetto sia diventato in cinquant’anni un osservatorio privilegiato sulle relazioni tra arte, industria e cultura materiale”, commenta Luciano Galimberti, Presidente ADI Design Museum.
“Portare a Milano queste opere significa offrire uno sguardo concreto su come il design possa farsi luogo di interpretazione critica del presente, oltre che di innovazione formale. Siamo orgogliosi di offrire alla città e al pubblico internazionale la possibilità di vivere da vicino queste straordinarie “sculture in movimento”, testimonianza di come il design sappia generare visioni che attraversano il tempo e continuano a ispirare il futuro”.
In un contesto come Milano, che vive di Settimana del Design, Fashion Week e grandi eventi fieristici, l’arrivo delle BMW Art Cars aggiunge un tassello importante alla narrazione di una città che guarda alla mobilità non solo come necessità quotidiana, ma come linguaggio culturale e terreno di sperimentazione estetica.
Dal Concorso d’Eleganza al pubblico di Milano: il viaggio dell’Art Car italiana
La tappa italiana del BMW Art Car World Tour ha preso ufficialmente il via al Concorso d’Eleganza 2025, quando la BMW Art Car di Sandro Chia è stata presentata accanto all’intera collezione di miniature BMW Art Car e a una mostra fotografica dedicata alla serie, firmata dal maestro dell’immagine automotive René Staud.
Quella stessa energia, fatta di heritage e sperimentazione, arriva ora all’ADI Design Museum, dove la BMW M3 GTR di Chia dialoga con gli altri sette capolavori: la 3.0 CSL di Alexander Calder del 1975, la 3.0 CSL di Frank Stella del 1976, la 320i Turbo di Roy Lichtenstein del 1977, la 525i di Esther Mahlangu del 1991, la V12 LMR di Jenny Holzerdel 1999, la M3 GT2 di Jeff Koons del 2010 e la nuovissima M Hybrid V8 di Julie Mehretu del 2024.
Per gli appassionati di motorsport sarà immediato riconoscere il legame tra queste livree d’autore e le grandi classiche della resistenza, da Le Mans alle gare turismo, mentre chi arriva dal mondo dell’arte contemporanea ritroverà nei pannelli e nelle superfici delle vetture le stesse tensioni formali viste sulle tele e nelle installazioni dei rispettivi autori. È questo incrocio di pubblici diversi a trasformare l’esposizione in un vero evento cross-over, capace di tenere insieme design lover, collezionisti e semplici curiosi.
Un sogno per chi ama design, motorsport e lifestyle
“Vedere e poter vivere da vicino le BMW Art Cars all’ADI Design Museum è davvero un sogno che si avvera”, racconta Thomas Girst, Head of BMW Group Corporate Engagement. “Sono profondamente orgoglioso ed entusiasta del modo in cui l’Italia sta celebrando il 50° anniversario della serie BMW Art Car con un’esposizione straordinaria, capace di riunire non solo gli appassionati di design e arte, ma anche quelli di motorsport, tecnologia e lifestyle”.
In questo senso la tappa milanese del BMW Art Car World Tour non è solo una mostra temporanea, ma un tassello di una strategia culturale più ampia, che vede BMW Group impegnato in oltre cento iniziative nel mondo di arte, musica, cinema e design. In un momento in cui la mobilità elettrica, la sostenibilità e le nuove forme di lusso responsabilestanno cambiando il volto dell’automotive, riportare l’attenzione sul valore simbolico dell’auto come oggetto culturale è un modo per ribadire che il futuro passa anche attraverso il dialogo tra creativi, ingegneri e istituzioni culturali.
Per il pubblico, l’invito è semplice: entrare all’ADI Design Museum e lasciarsi guidare dalle forme, dai colori e dalle storie che ogni BMW Art Car porta con sé. Dal tratto quasi scultoreo di Calder ai pattern grafici di Stella, dal fumetto pop di Lichtenstein all’energia astratta di Mehretu, ogni vettura racconta una diversa idea di velocità e di futuro, ricordando che anche un cofano o una fiancata possono trasformarsi in tela.






















