Non si sono ancora spente le luci su Maserati Meccanica Lirica e sull’annuncio del ritorno in produzione di GranTurismo e GranCabrio nello storico stabilimento di Viale Ciro Menotti, che a Modena è già tempo di un altro brindisi. Oggi Maserati compie 111 anni dalla fondazione, un traguardo che la conferma come il marchio più longevo della Motor Valley italiana, in un territorio dove la concorrenza di storie e miti non manca.
È un compleanno che guarda avanti: tra un anno inizierà l’Anno del Tridente, il 2026, quando ricorreranno i 100 anni del logo Maserati e, in parallelo, i primi cento anni dell’avventura nelle competizioni. Nel 1926 la Maserati Tipo 26, prima vettura a portare il Tridente sul cofano, debuttò alla Targa Florio e vinse nella sua categoria, mettendo subito in chiaro cosa significasse quel simbolo ispirato al Nettuno di Bologna.
Le origini bolognesi e il mito del Tridente
La storia di Maserati comincia però dodici anni prima, nel 1914, nel cuore di Bologna. Qui Alfieri Maserati, insieme ai fratelli Ettore ed Ernesto, fonda la “Ditta Alfieri Maserati” in via de’ Pepoli 1A. È una piccola officina ma con idee chiarissime: mettere competenze meccaniche d’avanguardia al servizio delle nascenti auto da corsa. Dal documento comunale risulta che l’attività inizia il 1° dicembre 1914, un dettaglio burocratico che oggi suona come l’atto di nascita di un’icona del Made in Italy.
I fratelli Maserati non si limitano a progettare e costruire, amano anche guidare veloce. Nelle prime cronache li ritroviamo spesso al volante delle vetture che portano il loro nome, in un’epoca in cui l’ingegnere e il pilota possono coincidere nella stessa persona. A dare un volto al marchio è invece il fratello Mario, artista di famiglia, che disegna il logo del Tridenteispirandosi alla fontana del Nettuno di Bologna. Qualche anno dopo, nel 1932, anche Bindo entra in azienda, raccogliendo il testimone dopo la scomparsa di Alfieri e contribuendo a consolidare un progetto ormai proiettato oltre i confini italiani.
Dalle corse a Fangio: quando Maserati scrive la storia
La già citata Tipo 26 è il primo manifesto sportivo della Casa. Alla Targa Florio 1926 centra subito il primo posto nella classe fino a 1,5 litri con Alfieri Maserati al volante: è l’inizio di una lunga serie di successi che porterà il Tridente sulle piste più famose del mondo. Arriveranno due vittorie consecutive alla 500 Miglia di Indianapolis nel 1939 e 1940, quattro trionfi di fila alla Targa Florio tra il 1937 e il 1940, nove vittorie in Formula 1 e soprattutto il titolo mondiale 1957 con Juan Manuel Fangio, una delle stagioni più leggendarie della categoria.
Dopo qualche decennio di pausa dal vertice delle competizioni, Maserati torna a vincere in grande stile con la MC12, autentica supercar da pista che dal 2005 al 2010 si aggiudica sei campionati internazionali FIA GT, consacrando di nuovo il marchio come riferimento tra le vetture granturismo derivate dalla produzione di serie. Dal 2023 è la Maserati GT2 a riportare il Tridente nei campionati a ruote coperte: la versione da gara è idonea a partecipare a oltre venti campionati in tutto il mondo e ha già aperto la strada alla GT2 Stradale, la reinterpretazione omologata per l’uso su strada di questo concentrato di tecnologia racing.
Modena e Viale Ciro Menotti, la casa del Tridente
La geografia del marchio cambia alla fine del 1939, quando con l’ingresso della famiglia Orsi inizia il trasferimento a Modena. Il 1° gennaio 1940 apre lo stabilimento di Viale Ciro Menotti, destinato a diventare la casa del Tridente fino a oggi. Qui, nel 1947, nasce la A6 1500, prima vettura stradale Maserati, che porta su strada l’esperienza maturata nelle corse. Nel 1963 debutta la prima Maserati Quattroporte, che inventa di fatto il segmento delle berline di lusso ad alte prestazioni, un’idea che molti costruttori copieranno negli anni successivi.
La storia industriale del marchio attraversa poi diverse fasi: la parentesi sotto la proprietà Citroën tra il 1968 e il 1975, durante la quale vengono introdotti i primi processi produttivi moderni, e il successivo periodo De Tomaso (1975-1993), da cui nasce la Biturbo, per anni una delle Maserati più conosciute e diffuse al mondo. Intorno a questo stabilimento di mattoni rossi cresce un distretto di competenze meccaniche e stilistiche che alimenta l’intera Motor Valley.
Dalla GranTurismo alla MC20: la nuova era Maserati
Su queste fondamenta, il marchio entra nel nuovo millennio con una gamma profondamente rinnovata. Nel 2007 debutta la quinta generazione di Quattroporte al Salone di Detroit e, quasi in simultanea, l’iconica GranTurismo al Salone di Ginevra, che ridefinisce l’idea di coupé granturismo italiana. Nel 2009 arriva la GranCabrio, mentre nel 2013 tocca alla sesta generazione di Quattroporte e alla Ghibli, che allargano il raggio d’azione del brand. Nel 2016 la Levante segna l’ingresso di Maserati nel segmento dei SUV di lusso, portando il Tridente anche dove il mercato stava correndo più veloce.
Il vero punto di svolta tecnico è il 2020, quando lo stabilimento di Viale Ciro Menotti si rinnova per accogliere la produzione della Maserati MC20. La fabbrica si dota di una nuova linea di verniciatura e di un’area dedicata allo sviluppo e all’assemblaggio del motore Nettuno, V6 biturbo “100% Maserati”, protetto da brevetti internazionali e interamente Made in Modena, con tecnologia di pre-camera derivata dalla Formula 1. La MC20 non è solo una super sportiva, ma il manifesto di una nuova generazione di Maserati progettate per riportare il marchio stabilmente nel mondo delle corse e nelle preferenze dei clienti più esigenti.
Negli anni successivi la famiglia si allarga con il SUV Grecale, che porta lo spirito granturismo in un formato più compatto, e con la Maserati GT2 Stradale, supersportiva omologata per la strada che unisce due anime del brand: eleganza e competizione. Nel 2024 i riflettori si accendono sulla MCXtrema, “belva” da pista prodotta in soli 62 esemplari, spinta da una versione estrema del V6 Nettuno da 730 CV, pensata per chi cerca un’esperienza di guida radicale, senza compromessi.
2025 verso l’Anno del Tridente
Il 2025 si annuncia come un anno chiave per Maserati e per il sito produttivo di Modena. Da un lato parte la produzione della MCPura, interpretazione più radicale della pura essenza di energia e performance secondo il Tridente; dall’altro prende forma BOTTEGAFUORISERIE, progetto condiviso con Alfa Romeo che punta a valorizzare la personalizzazione artigianale, trasformando ogni esemplare in un pezzo unico.
Sul piano industriale e simbolico, il momento più forte è il ritorno a casa di GranTurismo e GranCabrio, di nuovo costruite a Viale Ciro Menotti accanto alla MC20, dopo un’importante modernizzazione dello stabilimento e un riassetto delle linee in appena poche settimane. È un passaggio che chiude un cerchio: tutte le sportive del marchio tornano nella loro culla storica, in continuità ideale con le vetture che qui nascevano già negli anni Quaranta e Cinquanta.
In questo contesto si inserisce anche il ciclo di eventi Maserati Meccanica Lirica, che intreccia il mondo dell’opera e quello delle granturismo, celebrando Modena come città della musica e dei motori e presentando le one-off GranTurismo Meccanica Lirica e GranCabrio Meccanica Lirica come manifesto di un lusso italiano che sa ancora emozionare.
La voce di Modena e il futuro del lusso italiano
Nel giorno del compleanno, nelle parole del COO Santo Ficili si sente quanto il legame tra il marchio e il territorio resti centrale. “È un onore celebrare i primi 111 anni di storia di Maserati nella città che è il cuore pulsante del nostro Marchio”, sottolinea, ricordando come il know-how di Modena alimenti da oltre un secolo una visione unica di performance, design e artigianalità, vera espressione dell’Italian Luxury.
Il ringraziamento è rivolto alle donne e agli uomini di Maserati, alla rete dei dealer e a tutti gli stakeholder che stanno accompagnando il marchio in una fase di trasformazione profonda. Le ultime novità – dal ritorno produttivo a Modena ai progetti MC20, MCPura, Grecale, GT2 Stradale e MCXtrema – raccontano un Tridente che non vive di sola nostalgia, ma prova a cogliere nuove opportunità di crescita in un mercato dell’auto di lusso in rapido cambiamento. Con il centenario del logo e dei primi successi nelle corse ormai alle porte, la sfida è tenere insieme memoria e innovazione: cento undici anni dopo quella officina di via de’ Pepoli, il rombo dei motori Maserati continua a indicare la strada del futuro.

Nella foto la versione non definitiva



Il furgone trasporto Ë un 621 L carrozzato da Orlandi.

Prima corsa ufficiale della Maserati e vittoria nella classe 1500 cc. (in classifica generale 9∞ posto).

















