BMW SpecialMente, nuovo progetto 2026: scrittura e voce ai ragazzi

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Non è solo un claim, e non è nemmeno una “bella storia” buona per i social. Alla House of BMW Italia è stato presentato il cortometraggio firmato Scuola Holden che ripercorre l’ultimo viaggio di Franco e Andrea, il sesto capitolo di un percorso condiviso tra BMW Motorrad e I Bambini delle Fate


Il titolo, “Make Life An Inclusive Ride”, suona come un invito: trasformare l’avventura in moto in uno spazio reale, concreto, dove l’esperienza diventa linguaggio. Perché per chi vive nello spettro dell’autismo, il problema non è “non provare”: è spesso non riuscire a far arrivare agli altri ciò che si sente.

Le parole di Andrea: quando il viaggio diventa voce

Uno dei passaggi più intensi è affidato ad Andrea, con il supporto della scrittura facilitata: racconta di sentirsi “più consapevole” del proprio ruolo e di come l’Indonesia lo abbia aiutato a esplorare nuove possibilità. 


C’è anche un dettaglio che pesa più di quanto sembri: la comunità di follower che segue i loro spostamenti, una platea che supera il milione e mezzo di persone e che, viaggio dopo viaggio, amplifica il progetto e lo rende condivisibile. 


Qui sta il punto: la narrazione non sostituisce l’esperienza, ma la rende accessibile. E quando l’esperienza è autentica, diventa un modo per spostare lo sguardo collettivo dall’etichetta alla persona.

30 giorni, 3.000 chilometri: Giacarta, Bali, Sumba

Il film nasce da un’estate 2025 vissuta “on the road”: 30 giorni, partenza e rientro a Giacarta, tappe a Bali e Sumba, circa 3.000 chilometri macinati in sella a una BMW R 1300 GS, con il supporto dell’importatore locale e di BMW Indonesia


Nei loro appunti di viaggio c’è l’Indonesia vera: traffico che sembra non finire mai, strade strette, motorini che “riempiono” ogni varco; e poi l’impatto culturale di Bali, il cambio di abitudini (si guida a sinistra), i tramonti, le risaie, i templi. 


Infine Sumba, descritta come un luogo “incontaminato dal superfluo”, dove l’armonia quotidiana diventa una lezione: gentilezza, affetto reciproco, rifiuto dei falsi miti. 


In mezzo, la regola non scritta che Franco e Andrea chiamano “puntare al proprio dieci”: dare il massimo con le risorse che si hanno, non per vincere una gara, ma per costruire un ponte verso gli altri. 

BMW Motorrad, CSR e SpecialMente: perché questo progetto “sta in piedi”

Dietro l’emozione, c’è una struttura: l’iniziativa rientra in SpecialMente (#drivenbypeople), la piattaforma di corporate citizenship di BMW Group Italia attiva dal 2001, con un perimetro che mette insieme cultura, inclusione sociale, dialogo interculturale e valorizzazione dei giovani talenti. 


E soprattutto c’è una coerenza con il mondo moto: comunità, viaggio come stile di vita, legami che nascono da gesti semplici. Lo dice anche Alessandro Salimbeni, Direttore di BMW Motorrad Italia, richiamando l’inclusione come parte integrante dell’impegno di responsabilità sociale d’impresa. 


In un tempo in cui la parola “inclusione” rischia di consumarsi, l’elemento distintivo qui è la continuità: non una campagna spot, ma una relazione che si rinnova e si mette alla prova, chilometro dopo chilometro.

Il 2026: un progetto letterario per dare spazio agli scritti dei ragazzi

Il prossimo passo cambia scenario ma non direzione. Durante la presentazione del corto è stato annunciato un nuovo progetto per il 2026: un’iniziativa letteraria, con la collaborazione di La Nave di Teseo, “Io sono una persona per bene” e “Sull’isola che non c’era”, per far emergere gli scritti dei ragazzi nello spettro autistico e trasformarli in occasioni di incontro e ascolto. 
Tra i circa trenta lavori previsti, due saranno pubblicati in occasione del Salone del Libro di Torino 2026
È un cambio di mezzo — dalla moto alla pagina — ma lo stesso obiettivo: creare un luogo simbolico dove tutti si sentano accolti e liberi di esprimersi, portando l’inclusione fuori dalle dichiarazioni e dentro le comunità, dalle scuole ai festival.