Akio Toyoda, la sfida di GR GT e Lexus LFA Concept al futuro elettrico

0
119

C’è un filo rosso, sottile ma resistente come l’acciaio, che unisce il passato glorioso dell’automobilismo giapponese al suo futuro incerto ed elettrizzante. A tenerlo tra le mani è Akio Toyoda, in pista Master Driver Morizo, l’uomo che ha deciso di non limitarsi a firmare bilanci ma a firmare traiettorie. Con la presentazione di GR GT, GR GT3 e Lexus LFA Concept, il numero uno di Toyota manda un messaggio chiaro: la transizione elettrica non può cancellare quella sensibilità meccanica che fa innamorare gli appassionati.

Per raccontare queste auto, Toyoda sceglie un’immagine potente, lo Shikinen Sengu: il rito giapponese che prevede la ricostruzione periodica dei santuari, non perché siano vecchi, ma per tramandare il “saper fare” agli artigiani più giovani. Le nuove sportive del gruppo non sono semplici concept: sono il “tempio” ricostruito, l’occasione per trasmettere competenze, cultura tecnica e un certo modo di intendere il piacere di guida.

Shikinen Sengu a quattro ruote

Nella visione di Toyota Gazoo Racing, la piramide sportiva ha una punta ben precisa: là dove, in passato, brillavano la Toyota 2000GT e la prima Lexus LFA, oggi si collocano GR GT, GR GT3 e Lexus LFA Concept. Sono progetti sviluppati in parallelo, che condividono un baricentro basso, una ricerca ostinata della riduzione del peso, una rigidità strutturale estrema e un’aerodinamica affilata come una katana.

Ogni dettaglio è pensato per conservare l’arte della costruzione di una vera sportiva, innestandola però sulle tecnologie del domani. È qui che il linguaggio dei maestri carrozzieri e motoristi si incontra con quello degli ingegneri di software, dei sistemi ibridi, dei powertrain a batteria. In un mondo dove l’auto rischia di diventare solo un device con le ruote, Toyoda insiste perché resti prima di tutto un oggetto di passione.

GR GT: il nuovo tempio del V8

La punta di diamante è la GR GT, una gran turismo che nasce sull’asfalto, non in una sala riunioni. Il suo telaio è il primo telaio in alluminio di nuova generazione firmato Toyota, pensato per garantire una rigidità torsionale elevatissima e, allo stesso tempo, un peso contenuto. Sotto il cofano anteriore pulsa un V8 biturbo da 4,0 litri con lubrificazione a carter secco, soluzione da vera auto da pista per assicurare costanza di rendimento anche sotto forti accelerazioni laterali.

La trasmissione è un piccolo manifesto tecnico: un tubo di trasmissione in fibra di carbonio porta la potenza al posteriore, dove lavora un cambio automatico a otto marce in configurazione transaxle, abbinato a un motore elettrico e a un differenziale meccanico a slittamento limitato. Il risultato è un sistema ibrido che non nasce per fare record di efficienza, ma per amplificare il carattere dell’auto. Piloti come Tatsuya Kataoka e Hiroaki Ishiura hanno contribuito allo sviluppo portando la GR GT al limite, giro dopo giro, per trasformarla in un guanto cucito su misura per chi ama guidare davvero.

GR GT3: quando la pista detta le regole

Se la GR GT è la regina della strada, la GR GT3 è la sorella cresciuta tra cordoli e bandiere a scacchi. Progettata fin dall’inizio per rispettare i regolamenti FIA GT3, porta in gara la stessa architettura tecnica, dal telaio in alluminio al poderoso V8 biturbo. Ma qui ogni scelta, dalle sospensioni a doppi bracci oscillanti montati in basso alla gestione dell’aerodinamica, è calibrata sui bisogni di chi corre davvero.

L’obiettivo di Toyota Gazoo Racing non è solo vendere una vettura clienti, ma creare un ecosistema attorno a chi deciderà di schierarla nei campionati GT di mezzo mondo. Supporto tecnico, ricambi, formazione: la democratizzazione della velocità passa anche da qui, da un’auto da corsa che non parla solo ai professionisti, ma anche a quei gentlemen driver che vogliono un pacchetto ad alte prestazioni senza rinunciare alla confidenza e alla guidabilità.

Lexus LFA Concept: l’elettrico che vuole avere un’anima

Il capitolo forse più delicato di questa storia è la Lexus LFA Concept, la reinterpretazione a sportiva elettrica di una delle supercar più amate dagli appassionati. In un’epoca in cui molte auto elettriche vengono accusate di essere velocissime ma fredde, prive di anima, Lexus prova a ribaltare lo schema. Sotto la supervisione diretta di Master Driver Morizo, la LFA a batteria promette di trasferire nel mondo BEV lo stesso “sapore” di guida che rese iconica la LFA termica.

Non si tratta soltanto di numeri di potenza o di accelerazione 0-100, ma di come l’auto risponde, comunica, coinvolge. Sfruttando le competenze custodite attraverso questo ideale Shikinen Sengu automobilistico, gli ingegneri stanno lavorando su erogazione, gestione dei pesi, taratura dei sistemi elettronici per fare in modo che chi sale a bordo percepisca ancora un dialogo vivo con la macchina. La Lexus LFA Concept diventa così un manifesto: la tecnologia cambia, il motore cambia, ma il piacere di guida resta un valore non negoziabile.

Un futuro incerto, una promessa chiarissima

Nel rumore di fondo della transizione, tra normative stringenti e target di CO₂, il messaggio di Akio Toyoda è quasi controcorrente: l’innovazione non può essere solo software, schermi e aggiornamenti OTA. Le nuove GR GT, GR GT3 e Lexus LFA Concept sono il modo con cui il Giappone sportivo prova a dire al mondo che l’auto può ancora emozionare, anche quando i pistoni smetteranno di muoversi.

È una promessa fatta agli appassionati di oggi e a quelli di domani: qualunque sia il carburante, qualunque sia la batteria, finché al volante ci sarà un essere umano, il compito dei costruttori sarà quello di farlo sorridere alla prima curva.