Citroën cambia regia nel marketing globale e lo fa con una scelta che parla di continuità e accelerazione sul fronte digital, content e pubblicità. Dal 1° gennaio 2026, Aline Germain assumerà la responsabilità del marketing Citroën, riportando direttamente al CEO Xavier Chardon e raccogliendo l’eredità di Federico Goyret, ringraziato per professionalità, creatività e dedizione in una fase segnata da numerosi lanci.
Non è solo una nomina: è un messaggio interno ed esterno. Chardon, nel dare il benvenuto a Germain, sottolinea la “vasta esperienza” maturata tra marketing, media e advertising in diversi mercati e con più marchi del Gruppo Stellantis, elementi considerati decisivi per “rafforzare posizione e immagine” del Double Chevron su scala globale.
Chi è Aline Germain: vent’anni tra marketing, mercati e marchi Stellantis
Il profilo di Germain è quello di una manager cresciuta “in casa” e poi temprata all’estero. Dopo un master in marketing alla Sup de Co Montpellier Business School, entra in Citroën nel 2001 coordinando attività di advertising e media. Nel 2008 diventa Marketing & Sales Promotion Manager, quindi nel 2016 si trasferisce nei Paesi Bassi come direttrice marketing per Citroën e DS Automobiles.
La traiettoria si allarga nel 2021 con Jeep nella regione Enlarged Europe, prima come Sales & Marketing Manager e poi in ruoli di crescente responsabilità su brand content. Nel 2025 arriva l’incarico di Head of Brand Content & Digitalper Jeep, Dodge e RAM: un passaggio che aiuta a leggere la sua “firma” professionale, più vicina alle logiche dei contenuti, delle piattaforme e della costruzione di community.
“Vicinanza, tecnologia utile, audacia”: il DNA Citroën da rimettere al centro
Se il curriculum racconta la solidità, le parole della nuova responsabile indicano la direzione creativa. Germain parla di un “legame storico e privilegiato” che unisce Citroën a clienti, partner e distributori, e chiede al marchio di riaffermare il proprio DNA: vicinanza alle persone, tecnologia utile e quel tocco di audacia che rende Citroën “davvero unica”.
È una dichiarazione che suona come una presa di posizione nel rumore di fondo dell’auto contemporanea: meno slogan e più sostanza, più chiarezza su cosa significhi “utile” per chi guida ogni giorno. E, soprattutto, un linguaggio capace di far convivere accessibilità e personalità, senza perdere l’ironia e il coraggio progettuale che hanno reso Citroën riconoscibile in ogni generazione.
Da gennaio 2026: il marketing come regia del nuovo racconto globale
Dal 1° gennaio 2026, l’arrivo di Germain mette insieme due esigenze che spesso faticano a convivere: proteggere l’heritage e spingere sul presente. Da un lato, la continuità di una manager che conosce Citroën dall’interno; dall’altro, l’esperienza recente su marchi dove la competizione si gioca anche su velocità di esecuzione, qualità dei contenuti e precisione della presenza digitale.
Federico Goyret, intanto, passerà a un nuovo ruolo che sarà annunciato successivamente: un’uscita di scena ordinata, che evita strappi e lascia una traccia netta sul “come” Citroën ha raccontato i suoi ultimi modelli.
In pratica, la nuova regia dovrà armonizzare campagne, media planning e creatività con la misurabilità dei dati: dalla pubblicità tradizionale alle piattaforme social, fino ai contenuti pensati per accompagnare l’esperienza in concessionaria e online. È qui che l’esperienza di Germain tra media, pubblicità e digital può fare la differenza, soprattutto in un’industria dove l’attenzione dura pochi secondi e la fiducia si costruisce nel tempo.
Il punto, ora, è trasformare la nomina in un vantaggio tangibile: una narrazione coerente in tutti i mercati, una relazione più stretta con la rete e una promessa di marca più facile da riconoscere. Perché, nel 2026, a vincere non è solo chi lancia un prodotto: è chi riesce a farlo entrare nella vita delle persone con un racconto credibile, utile e, sì, un po’ audace.

















