C’è un fermento particolare a Seoul, un’energia che non si sente solo nelle sale conferenze, ma soprattutto sull’asfalto. Tra il 2 e il 4 dicembre la capitale sudcoreana diventa il centro simbolico della transizione energetica, ospitando l’Hydrogen Council Global CEO Summit. Non è un semplice meeting istituzionale, ma la messa in scena di una strategia precisa: Hyundai Motor Group ha deciso di prendersi la responsabilità di guidare, e non solo seguire, la rivoluzione dell’idrogeno.
Per la prima volta nella storia di questi vertici, ogni singolo spostamento dei delegati avviene senza emettere un grammo di CO₂. Una flotta di cinquanta Hyundai NEXO a celle a combustibile e sei imponenti autobus Universe alimentati a idrogeno scivola silenziosa nel traffico metropolitano, trasportando oltre duecento leader industriali. È una dimostrazione tangibile di mobilità a idrogeno: si parla di futuro viaggiando su veicoli che quel futuro ce l’hanno già sotto il cofano. Così le parole sull’economia dell’idrogeno si trasformano in chilometri reali a emissioni zero, rendendo Seoul un laboratorio a cielo aperto di ciò che potrebbe diventare la normalità nelle nostre città.
Hydrogen Council: l’alleanza globale che parla con una sola voce
Per capire la portata di questo Summit bisogna allargare lo sguardo oltre i confini coreani. L’Hydrogen Council, nato al World Economic Forum di Davos nel 2017, non è un club esclusivo ma un’alleanza guidata dai CEO che riunisce aziende di tutto il mondo con una visione comune: accelerare la transizione verso l’energia pulita usando l’idrogenocome vettore chiave. In questo contesto, il ruolo di Hyundai Motor Group, in qualità di co-presidente, è tutt’altro che formale.
Le parole di Jaehoon Chang, Vice Chair del Gruppo, risuonano con un misto di orgoglio e responsabilità. Ospitare in Corea del Sud i leader di un settore in piena trasformazione, spiega, è l’occasione per mostrare i progressi dell’industria locale e la solidità di una filiera che va dalla produzione alla mobilità. Ma è anche un invito a trasformare la visione in azione concreta. Con l’aumento della domanda di soluzioni a zero emissioni all’orizzonte, Chang insiste su un concetto chiave: senza una forte collaborazione pubblico-privato, l’idrogeno non potrà esprimere il suo pieno potenziale nella delicata fase di scale-up industriale.
La tecnologia coreana sotto i riflettori del mondo
Il Summit non vive solo di plenarie e grafici proiettati sullo schermo. A Seoul la teoria viene costantemente messa alla prova sul campo. Al Global CEO Summit partecipano top manager di quasi cento aziende dell’ecosistema dell’idrogeno, affiancati da rappresentanti istituzionali di paesi strategici come Francia, Germania e Australia. Ma la vera forza dell’evento è la possibilità di toccare con mano il modello coreano.
Attraverso sessioni di Ride & Drive a bordo dei SUV Hyundai NEXO e visite alle principali infrastrutture, inclusa la simbolica stazione di rifornimento dell’Assemblea Nazionale coreana, i delegati possono capire cosa significhi davvero una mobilità a idrogeno matura. L’agenda è fitta e concreta: si parla di roadmap per scalare progetti, di regolamentazione, di espansione delle infrastrutture e di standardizzazione dei sistemi, tasselli imprescindibili per far decollare il mercato su larga scala.
Uno dei momenti più suggestivi è la presentazione di un video girato con il drone a idrogeno di Doosan Mobility Innovation. Le immagini mostrano un cielo solcato da un velivolo che non brucia carburante fossile, ma sfrutta la stessa tecnologia a celle a combustibile delle auto. È una rappresentazione potente del fatto che l’idrogeno non riguarda solo ciò che si muove sulle strade, ma può rivoluzionare logistica, monitoraggio, servizi aerei e interi settori industriali.
HTWO e la nuova economia dell’idrogeno secondo Hyundai
Il Summit di Seoul non è solo una vetrina, è anche il palcoscenico ideale per raccontare come Hyundai Motor Group si stia strutturando per la prossima fase dell’economia dell’idrogeno. Durante la Korea Market Session, organizzata insieme alle principali aziende del Paese, il Gruppo mostra le pratiche più avanzate del mercato interno, proponendole come modello replicabile su scala globale.
Al centro di questa strategia c’è HTWO, il brand e al tempo stesso piattaforma di business dedicata alle soluzioni a idrogeno del Gruppo. Con HTWO, Hyundai non si limita a produrre veicoli: abbraccia l’intera catena del valore, dalla produzione allo stoccaggio, fino alle applicazioni finali su auto, camion, autobus, navi e applicazioni stazionarie. È un approccio olistico pensato per accelerare l’innovazione, ridurre i costi e creare le condizioni per una vera economia dell’idrogeno.
HTWO sta evolvendo come una piattaforma aperta a partnership, investimenti e collaborazioni strategiche, in cui entrano utility energetiche, operatori logistici, player tecnologici e istituzioni. Guardando le strade di Seoul in questi giorni, occupate da veicoli che emettono solo vapore acqueo, la scommessa sembra meno astratta: quel futuro di cui si discute da anni nei forum internazionali appare improvvisamente più vicino, reso concreto dal silenzio di una flotta a idrogeno che accompagna, senza farsi notare, la più importante conversazione globale sul nostro domani energetico.

















