Ci sono auto che inseguono il mercato e auto che, invece, lo indirizzano. La Hyundai TUCSON appartiene da oltre vent’anni alla seconda categoria: un modello che ha accompagnato l’evoluzione del segmento dei C-SUV diventandone uno dei riferimenti assoluti per famiglie, professionisti e flotte aziendali. Con il Model Year 2026, la casa coreana non si limita a un aggiornamento di facciata, ma lavora in profondità sul cuore dell’auto, portando al debutto una rinnovata versione Plug-in Hybrid che punta a conciliare in modo ancora più netto efficienza e piacere di guida.
Il design resta quello che ha rotto gli schemi nel segmento: linee tese, proporzioni solide e soprattutto la firma luminosa dei fari parametrici, ormai un tratto distintivo della TUCSON. È un’estetica che non cerca l’effetto speciale fine a sé stesso, ma comunica tecnologia e modernità. Sotto questa carrozzeria, però, ora batte un cuore diverso: più potente, più intelligente e soprattutto calibrato sulle esigenze di chi ogni giorno alterna traffico urbano, tangenziali e viaggi più lunghi.
Il protagonista della gamma 2026 è il nuovo powertrain Plug-in Hybrid, costruito attorno al noto 1.6 T-GDI abbinato a un’unità elettrica performante e al cambio automatico a 6 rapporti. La potenza di sistema arriva a 288 CV, un valore che colloca la TUCSON Plug-in Hybrid nella parte alta della categoria e promette accelerazioni pronte e sorpassi in totale sicurezza, anche a pieno carico. Non è l’ibrida “tranquilla” che chiede di essere guidata con il contagocce: qui l’obiettivo è offrire margine, spunto e quella riserva di potenza che fa la differenza nelle situazioni reali.
L’altro lato della medaglia è l’efficienza. Il sistema è tarato per sfruttare il più possibile la marcia in elettrico nei percorsi quotidiani casa-ufficio, dove la TUCSON si muove nel silenzio quasi totale del motore a zero emissioni locali. Nei tragitti più lunghi entra in gioco il 1.6 T-GDI, che elimina l’ansia da autonomia tipica di molte full electric e rende il SUV coreano una soluzione concreta per chi macina chilometri in autostrada o sulle statali. A seconda delle esigenze, il cliente può scegliere tra trazione anteriore o integrale, una flessibilità che rende la vettura credibile tanto sull’asfalto cittadino quanto sulle strade bianche del weekend.
A bordo, l’impostazione resta quella delle ultime generazioni TUCSON: plancia pulita, strumentazione digitale, grande display centrale e materiali curati, con un’attenzione particolare all’ergonomia dei comandi di uso quotidiano. Il Cluster SuperVision da 12,3 pollici offre una grafica chiara e personalizzabile, mentre il clima automatico bi-zona consente a chi siede davanti di regolare la temperatura in modo indipendente. Il risultato è un ambiente che non punta a stupire con effetti speciali, ma a rendere la vita più facile, soprattutto a chi usa l’auto molte ore al giorno.
La filosofia Hyundai per questo Model Year 2026 si riflette anche in una gamma allestimenti razionale, pensata per parlare a pubblici diversi senza perdere coerenza. L’ingresso è affidato alla versione Business, proposta a partire da 46.450 euro. Il nome fa pensare alle flotte e ai professionisti, ma nella realtà è un allestimento che si presta molto bene anche alle famiglie che cercano un SUV completo, senza fronzoli. La dotazione di sicurezza è già di livello alto: Blind Spot Collision Avoidance Assist per monitorare l’angolo cieco, frenata autonoma d’emergenza con funzione junction per gli incroci urbani, oltre ai classici sistemi di assistenza alla guida. I cerchi in lega da 18 pollici offrono un buon compromesso tra estetica, comfort e costi di gestione.
Salendo alla Excellence, con un prezzo d’attacco di 48.950 euro, la TUCSON mostra il suo lato più raffinato. I cerchi in lega crescono a 19 pollici, i fari diventano Matrix Full LED e promettono una visibilità notturna superiore e una migliore gestione degli abbaglianti verso gli altri utenti della strada. Dentro, il comfort compie un salto di qualità con sedili e volante riscaldabili, un Head-Up Display che proietta le informazioni principali sul parabrezza e un impianto audio Krell che strizza l’occhio agli appassionati di musica. È l’auto pensata per chi vive molto il bordo e non vuole rinunciare a nulla, né in termini di tecnologia né di percezione premium.
Per chi invece non si accontenta e cerca un C-SUV dall’animo più grintoso, Hyundai propone la N Line, posizionata allo stesso prezzo della Excellence ma con un carattere completamente diverso. Look più aggressivo, paraurti specifici, passaruota in tinta carrozzeria e dettagli estetici ispirati al mondo motorsport creano un’auto che non passa inosservata. Gli interni sono dedicati: sedili in misto pelle e tessuto scamosciato, cuciture rosse a contrasto, volante e dettagli specifici N. È la TUCSON per chi vuole un SUV “di famiglia” che sappia però trasmettere emozioni ogni volta che si gira la chiave – o meglio, si preme il pulsante Start.


















