Jeep Avenger domina i B-SUV elettrici e guida il mercato italiano

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Nel traffico di novembre, tra scuole che riaprono e prime luci di Natale, è sempre più facile imbattersi in una Jeep Avenger. Non è solo una sensazione: secondo l’elaborazione di Dataforce, nei primi undici mesi dell’anno il B-SUV del marchio è il SUV più venduto d’Italia, con una quota superiore al 5,6% nel comparto. Un primato che si rafforza nel mondo a zero emissioni, dove Avenger è anche leader tra i SUV 100% elettrici del segmento B, con oltre il 16% del mercato nel periodo gennaio-novembre.

Numeri che confermano una tendenza partita già nel 2024, quando Avenger era il B-SUV BEV più venduto e che oggi si consolida in un contesto ancora più competitivo. Grazie a questi risultati, Jeep Avenger resta saldamente sul podio del mercato italiano 2025, considerando tutti i segmenti e tutte le motorizzazioni, elettriche e tradizionali. Una posizione che racconta bene come il modello disegnato a Torino sia riuscito a parlare a un pubblico nuovo, più giovane e attento ai costi di gestione, senza tradire l’immagine di robustezza e avventura tipica del marchio.

La forza della “Freedom of Choice”

Alla base di questo successo c’è una strategia chiara: trasformare la “Freedom of Choice” in qualcosa di concreto. La libertà di scelta per Jeep significa offrire lo stesso design e la stessa identità di marca declinati su diverse soluzioni tecniche, così che ogni cliente possa trovare il proprio equilibrio tra prestazioni, consumi ed emissioni.

Per chi è pronto al salto definitivo nella mobilità a zero emissioni, la Jeep Avenger 100% elettrica propone un B-SUV compatto, adatto alla città ma credibile anche fuori porta, con il vantaggio della guida silenziosa e dei costi d’uso ridotti. Chi preferisce una transizione più graduale può puntare sulla versione e-Hybrid a 48 Volt con cambio automatico, studiata per lavorare soprattutto nei percorsi urbani e periurbani, riducendo consumi ed emissioni senza richiedere alcun intervento da parte del guidatore.

Accanto a queste soluzioni restano in gamma le motorizzazioni benzina con cambio manuale, pensate per chi privilegia semplicità e convenienza, e la variante 4xe con trazione integrale elettrificata, che porta nel mondo dei B-SUV l’autentica capacità off-road Jeep. Un mix di tecnologia e tradizione che consente ad Avenger di muoversi con naturalezza tra i parcheggi cittadini e i percorsi sterrati del weekend.

A completare il quadro ci sono le versioni speciali, come la recente Avenger 4xe The North Face Edition, che sottolineano la vocazione all’esplorazione con dettagli estetici dedicati e contenuti pensati per chi vive l’auto come compagna di viaggio. È anche grazie a queste edizioni che il B-SUV Jeep costruisce un immaginario fatto di outdoor, libertà e design esclusivo, capace di parlare sia al cuore sia alla ragione.

Compass, un nuovo capitolo “made in Melfi”

Se Avenger rappresenta la punta avanzata nel segmento B, la Nuova Jeep Compass apre un capitolo inedito nel mondo dei SUV medi. A pochi giorni dall’inizio della produzione nello stabilimento di Melfi, in Basilicata, la nuova generazione si è già aggiudicata il Premio della Giuria Popolare nell’ambito di Auto Europa 2026, riconoscimento che arriva direttamente dal voto del pubblico e che premia la capacità di mettere insieme innovazione accessibile e piacere di guida autentico.

La terza generazione di Compass è costruita sulla piattaforma STLA Medium, l’architettura multienergia di Stellantis che nasce per ospitare motori ibridi ed elettrici di ultima generazione. Il risultato è un SUV globale, pensato per più mercati, ma con un forte accento europeo e una produzione orgogliosamente italiana. Il design evoluto mantiene elementi iconici come la griglia a sette feritoie e i passaruota trapezoidali, ma introduce proporzioni più moderne e un lavoro aerodinamico che porta il coefficiente di resistenza a 0,29, senza compromettere spazio interno e praticità.

Tecnologia, motori e mercato italiano

Dentro, la Nuova Compass punta su un abitacolo luminoso e tecnologico, con strumentazione digitale, infotainment connesso e un’organizzazione intelligente degli spazi che rende il SUV adatto tanto alla famiglia quanto a chi macina chilometri per lavoro. La dotazione di ADAS di ultima generazione – dalla guida assistita ai sistemi di protezione a 360 gradi – rafforza la percezione di un modello pensato per accompagnare ogni tipo di viaggio, dall’autostrada al fuoristrada leggero.

Sul fronte delle motorizzazioni, il filo conduttore resta la libertà di scelta. La gamma parte dalla versione e-Hybrid da 145 CV, ideale per chi cerca efficienza senza cambiare troppo le abitudini di rifornimento, e passa per la plug-in hybridda 195 CV, che consente di affrontare gran parte degli spostamenti quotidiani in modalità elettrica. Al vertice ci sono le varianti 100% elettriche, con potenze fino a 375 CV, trazione integrale e un’autonomia dichiarata fino a 650 km, portando Compass tra i SUV elettrici più versatili del segmento.

A rendere credibile la vocazione off-road contribuiscono la luce libera da terra superiore a 200 mm, gli angoli di attacco e di uscita ottimizzati e la capacità di affrontare guadi fino a 480 mm, soluzioni tecniche che confermano come il nome Jeep continui a significare qualcosa quando la strada finisce. Il sistema Selec-Terrain e i sensori posizionati in modo strategico lavorano per migliorare sicurezza e prestazioni, senza intaccare il comfort di marcia che ci si aspetta da un SUV di ultima generazione.

Messe una accanto all’altra, Jeep Avenger e Nuova Compass raccontano la traiettoria di un marchio sempre più centrale nel mercato SUV italiano. La prima presidia il fronte dei B-SUV compatti, elettrici e ibridi, la seconda alza l’asticella nel segmento dei SUV medi, con un progetto industriale e stilistico “made in Italy”. In un Paese che sta accelerando sulla transizione energetica ma non vuole rinunciare al piacere di guida, la strategia di Jeep sembra aver trovato la formula giusta: libertà di scelta, tecnologia accessibile e un’identità forte, riconoscibile a colpo d’occhio dalle sette feritoie sul cofano.