Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio: per fermarla ci pensa Brembo

0
2497

Da quasi un anno tutti la stanno aspettando, cercando informazioni sul suo conto e nutrendo la speranza con qualche foto-spia. Ora che l’Alfa Romeo Giulia è giunta nelle concessionarie sapete (quasi) tutto sul suo conto, ma forse vi sfugge ancora qualcosa sui freni; un aspetto tutt’altro che trascurabile per un’auto con un motore benzina 2.9 V6 bi-turbo che eroga 510 Cv di potenza e una coppia di 600 Nm.

A colmare questa lacuna ci pensa Brembo che vi svela tutti i segreti dei due impianti frenanti (uno di serie e uno optional) a disposizione di chi si appresta ad acquistare un’ Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio.

​Quando “di serie” è già oltre

Per frenare la Giulia Quadrifoglio, Brembo ha previsto un impianto di serie che poche auto stradali possono vantare. Chiamato High-performance Brembo brake system, è composto da dischi Brembo flottanti ventilati co-fusi da 360mm per l’anteriore e da 350mm per il posteriore.

Dischi co-fusi, non tutti li conoscono. Urge una spiegazione. I dischi co-fusi uniscono i benefici dei due materiali con i quali vengono realizzati: la ghisa (per le sue caratteristiche termiche, come la ridotta deformabilità e la buona conducibilità) e l’alluminio (per le sue doti di leggerezza). La particolarità consiste nel modo in cui i due materiali sono stati fusi in un unico componente, e nel comportamento del disco stesso; infatti è un disco integrale a basse temperature, e ma si comporta da flottante alle alte, quando sono richieste le massime prestazioni e il disco tende a deformarsi.

Abbinare questi dischi a delle anonime pinze sarebbe stato un reato di lesa maestà. Per esaltarne i fianchi di questa vettura, arricchiti da venature preminenti, sono state scelte delle pinze Brembo monoblocco, a 6 pistoni all’anteriore, a 4 pistoni al posteriore. Una scelta che ribadisce la forte personalità dell’Alfa Romeo Quadrifoglio.

Carbonio-ceramico per chi vuole il massimo
Poteva bastare così, ma gli ingegneri e i progettisti di Alfa Romeo hanno deciso di spingersi oltre. Per accontentare tutti coloro che volevano davvero il massimo in termini di performance di frenata è disponibile come optional il sistema frenante Ultra-high-performance Brembo carbon ceramic material (CCM) brake system.
Proprio così, dischi flottanti ventilati in carbon-ceramico da 390mm per l’anteriore e da 360mm per il posteriore. Una ghiottoneria per i palati più fini perché il carbonio ceramico è caratterizzato da bassissima deformazione alle alte temperature, una peculiarità che si riflette direttamente sulla performance della vettura. Questo materiale, che Brembo utilizza sulle auto di serie dal 2002 (la prima fu la Ferrari Enzo), non teme l’uso ripetuto.
Anche dopo molteplici azionamenti, infatti, la forza frenante resta immutata. E persino nelle frenate più impegnative il disco in carbonio ceramico non rischia mai di incorrere nel fading, vale a dire quel fenomeno che si verifica quando, in seguito a surriscaldamento, i freni perdono la loro efficienza. Frenare meglio e farlo un numero quasi infinito di volte senza perdere efficacia sono due delle massime aspirazioni degli automobilisti che prediligono Alfa Romeo.
Ma non abbiamo ancora parlato di un altro beneficio dei dischi in carbonio ceramico: la loro natura li rende molto più leggeri dei dischi tradizionali e ciò si ripercuote sulla massa dell’intera berlina. Insomma, con l’Ultra-high-performance Brembo carbon ceramic material (CCM) brake system migliorano l’accelerazione, il comfort del guidatore e, dulcis in fundo, si riducono pure i consumi.
Questi dischi estremamente performanti e leggeri vengono accompagnati da pinze in alluminio monoblocco da 6 pistoni sull’anteriore e da 4 pistoni sul posteriore, con quelle anteriori caratterizzate da una diversa geometria rispetto a quelle di serie e specifiche per i dischi in carbonio ceramico.
Il mondo è più bello a colori
Dimenticavamo di dirvi che entrambi i set di pinze sono caratterizzati dalla iconica scritta Alfa Romeo. Per meglio abbinarsi ai 7 colori della carrozzeria, Brembo ha realizzato le pinze in tre tonalità differenti: c’è l’immancabile rosso Brembo con la scritta in bianco, il grintoso giallo con il logo in nero e l’aggressivo nero con l’insegna in rosso. La scelta non sarà così facile.
Freno a mano elettrico
Dove invece non dovrete fare alcuno sforzo è nella selezione dell’elettronica. Entrambi gli impianti frenanti Brembo sono caratterizzati da un freno di stazionamento elettronico. Anziché la classica leva del freno a mano c’è un sistema composto da un comando driver-switch (in parole povere, un semplice pulsante) da una elettronica di comando e da un attuatore elettromeccanico indipendente dal resto del sistema frenante. Più difficile a dirsi che a farsi: per disinserirlo basta schiacciare l’apposito pulsante in plancia premendo il pedale del freno.
Tra gli altri vantaggi del freno di stazionamento elettrico ricordiamo quella di Drive Away per la quale il comando si disattiva automaticamente una volta inserita la marcia, rilasciata la frizione e premuto l’acceleratore. Grazie alla meccatronica, che pone in stretta relazione discipline differenti come la meccanica, l’elettronica e l’informatica, Brembo ha integrato all’interno della centralina di controllo della dinamica del veicolo (ESC) il software di gestione e monitoraggio della piccola pinza dedicata del al freno di stazionamento.
Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, un’emozione senza eguali, anche nell’impianto frenante.