KIA SPORTAGE, L’IMPONENZA DEL SUV COREANO

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Eccellente qualità e design moderno i capisaldi sui quali punta Kia per proseguire l’onda lunga di un successo che prosegue ininterrotto (e nonostante la crisi) dal 2011, anno della nascita della filiale italiana. Un successo globale, con oltre tre milioni di unità vendute nel mondo nel 2015 e la presenza in 750 mercati. Ma anche un successo europeo: per il costruttore coreano l’Europa rappresenta un mercato strategico, tant’è che nel 2006 ha deciso di realizzare il sito di Zilina, in Slovacchia. L’anno scorso sul mercato euorpeo Kia ha venduto 385.450 unità con un costante tasso di crescita. L’Italia fa la sua parte: in un mercato in crescita del 15 per cento, nel 2015 Kia ha visto aumentare le immatricolazioni del 20 per cento con 40mila unità vendute rispetto alle 19.500 del 2011 e una quota del 2,47 per cento rispetto a poco più dell’1 per cento del 2011.

Nel sito di Zilina viene prodotto il nuovo Sportage, reinterpretazione di una formula di successo (16.601 gli esemplari venduti in Italia nel 2015, oltre 55mila in cinque anni) che, alla quarta generazione, compie ulteriori passi avanti in termini di design, contenuti, qualità e sicurezza. Il nuovo modello è la risposta all’evoluzione di un segmento – quello dei Suv – sempre più competitivo. Prima di metterci al volante per un test drive a sulle colline del Chianti un occhio al design, siluppato dal Centro Stile europeo di Francoforte in collaborazione con gli altri centri Kia di Namyang in Corea e di Irvine in California: la chiave stilistica di base abbina linee nette e superfici morbide, in un equilibrio che riecheggia l’estetica dei moderni aerei da caccia. La versione GT della nostra prova accentua il carattere sportivo con fari al led “ice-cubes” e protezioni sottoscocca. L’abitacolo presenta un consistente miglioramento rispetto alla generazione precedente partendo dall’impostazione di una plancia più raffinata e “driver oriented”. La finitura degli interni mescola elementi metallici e materiali soft-touch ed è definita da linee orizzontali con l’effetto complessivo di grande precisione esecutiva. Grande attenzione è dedicata al miglioramento di tutto quanto influenza praticità e vita a bordo, sfruttando le possibilità offerte dalle piccole differenze nelle dimensioni esterne.

Al volante ci si rende presto conto come nel lavoro dei tecnici Kia il raggiungimento di caratteristiche di guida ai vertici della categoria sia stata una delle priorità, ottenendo risultati eccellenti in termini di agilità e tenuta di strada, superiori alle aspettative della media dei clienti Suv: le sospensioni privilegiano maneggevolezza e rapidità di risposta senza decadimenti nel comfort generale. Di grande aiuto il servosterzo elettrico R-Mdps, caratterizzato dal motore elettrico montato direttamente sulla cremagliera invece che sul piantone.

Tra gli obiettivi del lavoro di sviluppo della quarta generazione di Sportage, uno dei principali era l’evoluzione dei propulsori per rispondere alle normative Euro 6 e migliorandone l’efficienza. Oltre al 1.600 T-Gdi (Turbo Gasoline Direct Injection) da 177 cv della nostra prova (al suo debutto nella gamma Sportage nella versione GT Line per un nuovo equilibrio fra economicità e brillantezza di guida), nella gamma a benzina ritroviamo il classico 1.600 Gdi da 132 cv; sul versante dei diesel, che in Italia rappresentano la scelta privilegiata, sono disponibili il 1.700 Crdi da 115 cv e l’ulteriore evoluzione del 2.000 nella versione R, al vertice della categoria in termini di prestazioni, efficienza e silenziosità. Questo turbodiesel è offerto in due versioni: 136 e 185 cv.

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