Recupera a settembre il mercato europeo ma nei nove mesi resta negativo a -1,6%.

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Rimbalza a settembre il mercato Europeo dell’automobile: al forte calo di agosto (-8,6%) segue infatti un consistente aumento della domanda di autovetture (+14,4% con un guadagno di 62.140 unità rispetto allo stesso mese del 2018). Pesa tuttavia sul confronto dei due mesi appena trascorsi con i corrispondenti mesi dell’anno scorso l’entrata in vigore a Settembre 2018 delle nuove regole in tema di omologazione e immatricolazione (WLTP)

Secondo i dati diffusi oggi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, a settembre le vendite di auto nuove nell’Europa dei 28+EFTA sono state pari a 1.285.494 unità rispetto alle 1.123.354 unità di 12 mesi prima. Con questo risultato si attenua la dinamica negativa della domanda di autovetture nel cumulato annuo, che archivia 12.115.927 immatricolazioni, l’1,6% in meno dei 12.308.191 veicoli del periodo gennaio-settembre dello scorso anno.

Dall’analisi dei risultati del mese per paese, si nota un generalizzato aumento delle vendite con 28 dei 30 paesi analizzati in crescita (con l’eccezione di Bulgaria e Islanda, due mercati marginali).

Analizzando i 5 Major Markets si evincono per il mese di settembre le rilevanti performance, in doppia cifra, di Germania, Francia, Spagna e Italia e il più contenuto incremento del Regno Unito (+1,3%). L’Italia guadagna il 13,4% delle vendite rispetto a settembre 2018, con un calo nei 9 mesi in linea con la depressa tendenza del mercato complessivo (-1,6%).

Sull’industria automotive globale, paventa una nota società di consulenza, rischia di abbattersi una “tempesta perfetta” – commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere –innescata da importanti cambiamenti normativi, tecnologici, economici, geopolitici e sociali in un contesto di declino strutturale della domanda Europea di autovetture”.

“Appare sempre più evidente e pressante, quindi, la necessità di mettere in campo politiche a supporto di un settore che ha enorme valenza sociale, economica e tecnologica anche in Italia. L’auspicio – conclude Cardinali – è che con il tavolo automotive convocato per il 18 ottobre dal Ministro Patuanelli si inizi finalmente ad affrontare in modo serio il problema, e che presto vedano la luce misure sostanziali e strutturali tese efficacemente al rinnovo di un parco tra i più vecchi in Europa”.

Germania – A settembre consolida la crescita il mercato tedesco (+2,5% nei 9 mesi)

Dopo il crollo di settembre dello scorso anno (-30,5%) a causa dell’entrata in vigore delle nuove norme WLTP, il mese che chiude il terzo trimestre del 2019 registra un risultato a doppia cifra, con una crescita del 22,2% grazie alle 244.622 immatricolazioni di auto nuove, contro le 200.134 di settembre 2018. I primi nove mesi chiudono con un saldo positivo del 2,5% e 2.740.158 unità verso le 2.673.418 del gennaio-settembre 2018. Di queste quasi il 60% è equipaggiato con motore a benzina (59,5%), il 32,3% con il diesel. La rappresentatività dell’ibrido è del 6,0% con 163.352 veicoli, dell’1,7% dell’elettrico con quasi 47.903 auto nuove. Nel mese di settembre crescono a tripla cifra il metano (+213%) e l’elettrico (+150%), rimanendo comunque scelte di nicchia. Nei primi nove mesi, infine, si registra il 64,5% degli acquisti da parte di persone giuridiche con 1.767.213 unità, a fronte del 35,5% da parte di privati con 972.010 veicoli.

Regno Unito – La modesta crescita di settembre conferma il trend negativo degli ultimi 30 mesi

A settembre, con una performance peggiore rispetto agli altri grandi mercati europei, crescono timidamente gli acquisti di auto nuove nel Regno Unito a causa dell’incertezza politica ed economica legata alla Brexit, alla base del calo di fiducia dei consumatori. Nel mese che segna il cambio targa aumentano, infatti, dell’1,3% le immatricolazioni, a 343.255 unità, rispetto allo stesso mese del 2018, che aveva registrato una flessione del 20,5% per l’entrata in vigore delle norme WLTP. Nel cumulato la flessione è del 2,5% a 1.862.271 veicoli, il peggior risultato dal 2013, con una perdita di circa 49.000 unità. SMMT, l’associazione rappresentativa dell’industria automotive nazionale, auspica la stabilizzazione del mercato, evitando una “no deal” Brexit e favorendo un accordo senza barriere tariffarie. Analizzando il mix per canali, nei 9 mesi si evidenzia il calo sia delle società, con il 37,4% dei volumi in meno e una quota al 2,6% (-1,4 p.p), sia dei privati, con il 2,4% in meno dei volumi e una quota stabile al 45,0%, a fronte di un +0,1% del noleggio, in salita al 52,4% di rappresentatività. Sul fronte delle alimentazioni, prosegue nei 9 mesi l’accentuato calo del diesel (-20,6%) che cede quasi 6 p.p., al 25,8% con 480.388 vendite, a fronte di un +2,6% del benzina al 65,4% (1.217.577 unità).

Francia – Resta in territorio negativo la domanda nonostante il recupero di settembre

Dopo il -13% di settembre 2018, che aveva visto l’introduzione delle norme WLTP e l’indisponibilità di alcuni prodotti, a settembre 2019 recupera e registra un +16,6% con 173.443 unità il mercato francese, in linea con quanto registrato due anni fa con circa 171.000 vendite. Il periodo gennaio-settembre totalizza quindi 1.641.367 immatricolazioni di auto nuove, con una flessione dell’1,3%. Continua il trend al ribasso delle vendite di vetture diesel, che sono passate da una rappresentatività del 64% nel 2014 al 34,1% dei primi 9 mesi del 2019 con 559.294 unità, a fronte di una quota del 58,5% delle vetture con motore benzina e 959.673 veicoli. Sale di 0,7 p.p la quota sia delle ibride, al 5,3% con 87.331 unità, sia delle elettriche, all’1,9% con 30.378 acquisti. In aumento nel periodo gennaio-settembre la rappresentatività delle piccole autovetture, al 57%, in leggero calo quella delle medie-inferiori al 25% e delle medie superiori al 12%, leggero recupero delle superiori-lusso al 6%.

Spagna – Nonostante il rimbalzo di settembre, è ancora negativa la dinamica del mercato spagnolo

Le immatricolazioni di autovetture nuove in Spagna nel mese di settembre sono state 81.751, in crescita del 18,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando, grazie all’effetto WLTP, se ne immatricolarono 69.128 con un calo del 17%. Il rimbalzo di settembre in parte compensa la dinamica discendente in atto dall’inizio del 2019. Purtuttavia, resta il segno negativo nel cumulato annuo, con una contrazione della domanda che si attesta al 7,4% a 965.339 unità. Dalla scomposizione per canale dei primi tre trimestri emerge il calo a doppia cifra dei privati (-12,9%) con 435.917 acquisti, a fronte di un calo del 2,6% dei noleggi (210.153 unità) e del 2,1% delle società (319.269 unità). Analizzando la domanda per alimentazione nello stesso periodo, si nota la tenuta del benzina (+2,0% a 590.000 vendite) e il crollo del diesel (-31,0% a 266.000 vendite).