Lynk & Co tra car sharing e retail: così conquista l’Europa

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Se c’è un marchio che negli ultimi anni ha saputo leggere il cambiamento non solo come necessità industriale, ma come vero stile di vita, è Lynk & Co. Dimenticate la classica concessionaria con luci fredde e brochure allineate: qui siamo davanti a un cambio di stato. Dopo un 2024 vissuto con il piede sull’acceleratore, il 2025 non viene più affrontato come una scommessa, ma come l’anno della consacrazione, quello in cui l’entusiasmo da startup lascia spazio alla solidità di un player che ha deciso di mettere radici profonde in Europa. Non si tratta più soltanto di crescere, ma di evolvere, trasformando un modello di business innovativo in una presenza stabile e riconoscibile nel panorama della mobilità sostenibile.

Dai Club alla rete retail: 125 punti di contatto con l’Europa

La trasformazione è prima di tutto fisica, concreta, fatta di luoghi. Chi ha seguito l’ascesa di Lynk & Co ricorda i primi anni concentrati su pochi, esclusivi Club nelle principali città europee. Oggi lo scenario è completamente diverso. Nel giro di dodici mesi, la mappa del marchio è stata ridisegnata: dagli 11 Club originari si è passati a più di 125 punti vendita confermati in tutta Europa, grazie alla collaborazione con 80 retailer attivi e altri 35 punti vendita nei mercati importatori.

Non è solo un modo per vendere più auto: è un investimento in prossimità e tranquillità per il cliente. La rete conta oltre 350 officine autorizzate, un elemento che ribalta una delle principali barriere percepite verso i marchi emergenti. Nicolas López Appelgren, CEO di Lynk & Co International, ha parlato di un vantaggio “circolare”, in cui clienti, rivenditori e brand beneficiano di una struttura finalmente matura, in grado di sostenere l’ambizione di lungo periodo.

Showroom come luoghi di esperienza, non solo di vendita

Ma il numero di punti vendita da solo non basta. Per Lynk & Co il “dove” è importante quanto il “come”. Per questo è stato sviluppato un nuovo concept di identità retail che ripensa gli showroom come spazi di relazione, non solo di transazione. Si parla di ambienti tra i 200 e i 550 metri quadrati, progettati come salotti contemporanei più che come saloni da consegna chiavi in mano.

Che ci si trovi nel cuore di una capitale o in una città di provincia, l’obiettivo è offrire la stessa atmosfera: moderna, essenziale, iper-connessa, in linea con il DNA del marchio. La risposta del mercato è stata chiara: oltre 150 partner commerciali hanno già confermato la propria adesione entro fine 2025. Il pubblico europeo, insomma, sembra aver riconosciuto in Lynk & Co quell’equilibrio raro tra approccio premium e accessibilità, tecnologia e umanità.

Lynk & Co 08: il manifesto plug-in con 200 km elettrici

Se la rete è lo scheletro, il prodotto resta il cuore pulsante. E il 2025 ha un nome preciso: Lynk & Co 08. Questo nuovo SUV ibrido plug-in non è un semplice tassello in più in gamma, ma un manifesto di ciò che il brand vuole essere nei prossimi anni. Il design, audace e riconoscibile, affianca il successo della Lynk & Co 01 e della 02 completamente elettrica, ma è sotto il cofano che si gioca la partita più importante.

La Lynk & Co 08 promette fino a 200 km di autonomia in modalità elettrica secondo il ciclo WLTP, una distanza che copre comodamente le esigenze quotidiane della maggior parte degli automobilisti, permettendo di viaggiare a emissioni zero per giorni senza accendere il motore termico. A questo si aggiunge una novità ancora rara nel segmento: il supporto alla ricarica rapida in corrente continua (DC). In pratica, ricariche più brevi e una gestione dell’energia che rende la vita con un’ibrida plug-in molto più fluida, riducendo l’ansia da autonomia e rendendo il passaggio alla mobilità elettrificata più naturale.

Car sharing integrato: quando l’auto diventa una risorsa

Il vero tratto distintivo del marchio, però, non è fatto solo di cavalli e chilometri. Lynk & Co continua a spingere su un’idea radicalmente diversa di possesso grazie alla propria piattaforma di car sharing integrata. Ogni vettura può essere condivisa attraverso l’app ufficiale: pochi tocchi sullo smartphone e l’auto passa da costo fisso a potenziale fonte di reddito.

I numeri raccontano meglio di qualunque slogan il successo di questa intuizione: dal lancio del servizio nel 2021 sono state registrate oltre 30.000 prenotazioni e gli utenti hanno generato più di 1,7 milioni di euro. La sharing economyapplicata all’auto smette così di essere un concetto astratto e diventa una pratica quotidiana che aiuta a ottimizzare l’utilizzo dei veicoli e a ridurre il numero di auto ferme in strada, con effetti positivi su traffico e sostenibilità urbana.

Austria, Svizzera, Repubblica Ceca: la nuova frontiera

Lo sguardo di Lynk & Co per il 2025 è chiaramente rivolto oltre i confini attuali. Tre nuovi mercati sono pronti ad aprirsi: Austria, Svizzera e Repubblica Ceca. Le scelte non sono casuali. Austria e Repubblica Ceca rafforzano la presenza nel cuore dell’Europa centrale, creando una continuità geografica importante per una rete retail europea che punta alla capillarità. La Svizzera, con il suo pubblico attento alla qualità, ai servizi digitali e ai veicoli premium elettrificati, rappresenta un terreno ideale per un marchio che vuole coniugare design, tecnologia e sostenibilità.

Ogni nuovo Paese è una tessera che si aggiunge a un mosaico sempre più articolato, sorretto da un’infrastruttura che cresce senza perdere coerenza. Se la promessa verrà mantenuta, Lynk & Co potrà davvero dire di aver completato il percorso che porta da fenomeno di nicchia a protagonista riconosciuto della nuova mobilità europea, mettendo al centro non solo le auto, ma le persone e il modo in cui scelgono di muoversi