38. RALLY IL CIOCCO: LA PRIMA TAPPA IN MANO A BASSO-DOTTA (FORD FIESTA R5 LDI)

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Ricca di colpi di scena e di tanto spettacolo, adrenalina ed agonismo, la prima tappa del 38° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, gara di apertura del Campionato Italiano Rally.
Dopo la lunga giornata odierna, dodici Prove Speciali, il comando della classifica è per Giandomenico Basso-Mitia Dotta, con la loro Ford Fiesta R5 LDI alimentata a GPL, vale a dire i vincitori della passata edizione.
La gara, partita ieri sera dal lungomare di Forte dei Marmi, ha offerto un notevole spettacolo, misto ad agonismo, che ha entusiasmato i tanti appassionati presenti lungo il percorso. Un percorso rivisto per ben il 70% offrendo alcune varianti rispetto al passato, peraltro graditissime dagli equipaggi, partiti in 91 sui 92 iscritti.
Basso-Dotta hanno preso il comando della classifica dalla terza prova speciale, dopo aver rilevato il Campione in carica, nonché acclamatissimo driver locale Paolo Andreucci, in coppia con Anna Andreussi sulla Peugeot 208 T16 R5 ufficiale. Lo spunto iniziale era stato proprio del pilota garfagnino, poi affondato in classifica a causa di un problema all’impianto frenante anteriore, con tanto di principio di incendio, che ha rischiato di fargli finire la gara anzitempo.
Dietro a Basso, in seconda posizione provvisoria ha concluso stasera dentro la tenuta del Ciocco, Alessandro Perico (Peugeot 208 T16 R5), con al fianco Turati. Una gara grintosa, quella del pilota bergamasco, sempre in zona podio senza particolari difficoltà, mentre la terza piazza per adesso è in mano al lucchese Rudy Michelini, con la Citroen DS3 R5, autore di una spettacolare bagarre con il versiliese Nicola Caldani, in gara con lo pseudonimo “#NC3”, al volante di una Ford Fiesta R5.Michelini ha sopravanzato l’altro nel finale di gara, dall’undicesima prova di un percorso ricco di insidie.
Quarta posizione provvisoria quindi per Caldani, quinto il bresciano Stefano Albertini, debuttante con una Peugeot 208 R5, che ha dovuto prendere le misure su una vettura mai vista prima, che lo ha messo in difficoltà con qualche calo di potenza. La sesta posizione è stata presa dal massese Gabriele Ciavarella (Ford Fiesta R5) autore di una giornata trascorsa a capire assetto e gomme. Una giornata, come già evidenziato, che ha visto Andreucci protagonista sfortunato: l’otto volte Campione d’Italia ha saputo reagire nella seconda metà dell’impegno, dove ha vinto cinque prove, chiudendo settimo nella generale.
Il confronto tra gli “Junior” under 25 si è rivelato altrettanto spettacolare di quello per l’assoluta. La prima tappa è stata conclusa al comando per il molisano Giuseppe Testa (Peugeot 208 R2), con alle note il frusinate Inglesi, dopo aver preso il testimonio dal piemontese Michele Tassone, ufficiale Peugeot con la 208 R2. Quest’ultimo, ha sofferto a tre quarti di gara, per problemi all’impianto frenante, dovendo cedere la leadership al rivale “pagando” ritardo all’uscita del service area prima delle tre prove conclusive. Sfortuna per entrambi i giovani lucchesi in gara, Luca Panzani (Renault Twingo) fermato da una panne elettrica e Gianandrea Pisani (Renault Twingo), fermato da una dura “toccata” posteriore”.
Nella categoria “produzione”, caratterizzata da problemi palesati da diversi protagonisti, per adesso la situazione è in mano al pavese Giacomo Scattolon (Renault Clio R3C), Campione Junior uscente.
Oggi si è conclusa la sfida riservata al Trofeo Rally Nazionali, con coefficiente 2,5 di punteggio (era la prima prova stagionale), vinta con un bis dal pistoiese di Lamporecchio Luca Artino, su una Skoda Fabia S2000. Artino, con la stessa macchina del 2014, ha ingaggiato una bella lotta con il conterraneo Fabrizio Nannini (Peugeot 207 S2000), secondo sotto la bandiera a scacchi. L’elbano Francesco Bettini è giunto terzo, alla sua prima volta con la Peugeot 207 S2000.
Domani un gran finale che con molta probabilità lascerà tutti con il fiato sospeso. Gli equipaggi superstiti saranno chiamati ad una nuova prova di coraggio, di calcolo e di lucidità insieme, dovendo affrontare una sola prova speciale di 20,500 chilometri, da ripetere due volte. Saranno due prove classiche del Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, due “roccaforti”, la “Coreglia” e la “Tereglio” unite per proporre una sfida unica, completa, il classico degno finale di un rally da ricordare. Tutto questo prima di vedere sventolare la bandiera a scacchi a Castelnuovo Garfagnana, con lo sfondo della Porta Ariostesca, a partire dalle ore 12,30.
FOTO : BASSO-DOTTA (ACTUALFOTO)