Le Golf eTSI, la Golf eHybrid e la Golf GTE

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La Volkswagen lancia sul mercato una gamma Golf completamente nuova, composta da innovativi modelli mild hybrid a 48 V, ibridi plug-in ed elettrici. La Golf è una delle vetture che vanta il volume di vendite più consistente: grazie agli oltre 35 milioni di esemplari prodotti è, di fatto, il modello di maggior successo della Casa di Wolfsburg. A partire dalla fine del 2019 è stata introdotta l’ottava generazione, che prossimamente verrà proposta in cinque versioni con propulsione ibrida in svariate classi di potenza. Attualmente sono già disponibili sul mercato la nuova Golf
1.0 eTSI1 da 110 CV (81 kW) e la Golf 1.5 eTSI da 150 CV (110 kW)2, spinte dal primo sistema mild hybrid a 48 V eTSI del Marchio. Entrambi i motori sono parchi nei consumi e, al contempo, potenti, in grado di assicurare eccellenti prestazioni in fase di accelerazione grazie al boost elettrico supplementare. Nel corso del 2020 un’altra versione mild hybrid a 48 V da 131 CV (96 kW)3 andrà ad aggiungersi alla gamma. Nella dotazione di serie è sempre compreso il cambio a doppia frizione a 7 rapporti DSG. Tutte le Golf eTSI sono ordinabili nelle versioni di allestimento Life, Style ed R-Line.

Due nuovi propulsori ibridi plug-in. È iniziata da pochi giorni la commercializzazione di altri due nuovi modelli ibridi plug-in: la Golf eHybrid4 e la Golf GTE5. Questi sono dotati di una batteria agli ioni di litio ricaricabile esternamente, la cui capacità è stata aumentata del 50% (per un totale di 13 kWh) rispetto al modello ibrido plug-in della settima generazione. I due modelli ibridi plug-in possono essere alimentati dal motore elettrico o da un TSI (motore turbo benzina) dotato di coppia elevata o da entrambi i motori contemporaneamente. Il sistema propulsivo della nuova Golf eHybrid sviluppa una potenza di sistema pari a 204 CV (150 kW). Questa Golf viene offerta nell’elegante versione di allestimento Style e si fa apprezzare come modello ibrido plug-in particolarmente votato al comfort. La Golf eHybrid consuma appena 11,0 kWh/100 km (NEDC). In modalità puramente elettrica, è possibile percorrere fino a
80 chilometri, mentre l’autonomia complessiva si attesta su 870 chilometri (entrambi i valori in base al ciclo NEDC). Anche la Golf GTE, dall’indole spiccatamente sportiva, presenta consumi particolarmente contenuti.
Su questo modello il gruppo propulsore eroga una potenza di sistema pari a 245 CV (180 kW), facendo sì che la sinergia tra il motore elettrico e il TSI raggiunga il livello di prestazioni dell’attuale Golf GTI7. La Golf GTE ha un’autonomia in modalità esclusivamente elettrica fino a 62 chilometri a fronte di un consumo energetico di 12,4 kWh. L’autonomia complessiva è pari a 745 chilometri (tutti i valori della GTE in base al ciclo NEDC).

Significativamente più parsimoniosa della precedente. Quanto siano parsimoniosi i nuovi modelli ibridi plug-in è dimostrato da un confronto tra la Golf eHybrid e la versione GTE (150 kW / 204 CV) di pari potenza della Golf 7. La nuova Golf eHybrid ha un consumo di carburante nel ciclo combinato NEDC di 1,2 l/100 km e di 11,0 kWh come consumo di elettricità NEDC. Questo significa 0,7 l/100 km in meno di consumo di carburante e 1,1 kWh/100 km in meno di consumo energetico rispetto alla Golf GTE di settima generazione. Passando da 47 a 80 chilometri, anche l’autonomia in trazione 100% elettrica NEDC è migliorata in modo significativo. Anche l’autonomia complessiva della nuova Golf eHybrid nel ciclo NEDC è aumentata, passando da 760 a 870 km.

Mobilità elettrica per tutti. Con l’introduzione di tre nuove versioni eTSI e di due nuove ibride plug-in, la Golf è ora la Volkswagen con la più ricca gamma di modelli ibridi. Considerando anche la nuova ID.38 completamente elettrica, che sarà disponibile con batterie di tre differenti capacità, la Casa di Wolfsburg offrirà una gamma di vetture compatte elettrificate tra le più ampie a livello mondiale.

 

 

Le Golf eTSI – La funzione di veleggiamento sfrutta l’energia cinetica

TSI high-tech con l’aggiunta di 48 V. Con i nuovi motori eTSI, la Volkswagen offre per la Golf una gamma di propulsori elettrificati altamente efficienti e a prezzi vantaggiosi, in grado di funzionare a prescindere da qualsiasi sorta di infrastruttura di ricarica. La base tecnica dei nuovi propulsori mild hybrid a 48 V nei livelli di potenza da 150 CV
(110 kW) e 131 CV (96 kW) è costituita da moderni motori TSI 4 cilindri da 1,5 litri altamente efficienti, con sistema di gestione attiva dei cilindri (ACT); sulla Golf eTSI 110 CV (81 kW) è stato, invece, adottato un TSI
3 cilindri da 1,0 litri. Per quanto riguarda le eTSI, la novità è rappresentata dal sistema a 48 V. Al riguardo, un cosiddetto alternatore-starter a 48 V con comando a cinghia e una batteria agli ioni di litio a 48 V ottimizzano le prestazioni e riducono i consumi rispetto a un gruppo propulsore paragonabile, abbinato a sua volta a un cambio automatico. Prendendo come esempio la Golf 1.5 eTSI 150 CV (110 kW), i consumi nel ciclo NEDC sono di appena 4,6 l/100 km. A titolo di confronto, la Golf 1.5 TSI 150 CV (110 kW) con DSG di settima generazione, uscita di produzione, faceva registrare consumi pari a 5,0 l/100 km, sempre in base al ciclo NEDC.

Risparmiare carburante grazie alla funzione di veleggiamento. Tutti i motori eTSI sono equipaggiati con un efficiente sistema di recupero dell’energia. L’energia in frenata viene immagazzinata nella batteria a 48 V, che consente di “veleggiare”, ossia viaggiare per inerzia con il motore a combustione completamente spento; tutti i principali sistemi di bordo, come i freni o il servosterzo elettromeccanico, continuano a essere alimentati dalla batteria a 48 V quando il motore TSI è spento. Il sistema a 48 V consente anche di riavviare il motore all’insegna del massimo comfort. Inoltre, i motori eTSI assicurano prestazioni particolarmente sportive in fase di accelerazione per merito del boost elettrico, grazie all’elevata coppia massima immediatamente disponibile.

 

La Golf eHybrid e la Golf GTE – Boost elettrico e zero emissioni

Autonomie elevate sia in modalità elettrica sia ibrida. I nuovi propulsori ibridi plug-in trasformano temporaneamente la Golf in una vettura a emissioni locali zero. L’abbinamento tra propulsore 1.4 TSI, motore elettrico e batteria agli ioni di litio posizionata sotto il divano posteriore offre, inoltre, un’interessante combinazione di consumi ridotti al minimo ed erogazione di potenza prorompente. La Golf eHybrid sviluppa quasi da ferma una coppia di sistema pari a 350 Nm, mentre la Golf GTE tocca addirittura quota 400 Nm.

Emissioni zero negli spostamenti di tutti i giorni. Le elevate autonomie elettriche che contraddistinguono i due nuovi modelli ibridi plug-in trasformano la Golf in un’autentica vettura a zero emissioni locali nell’impiego quotidiano. Grazie a un’autonomia elettrica NEDC fino a
80 chilometri, la Golf eHybrid e la Golf GTE riescono, infatti, a coprire le distanze che la maggior parte dei pendolari deve percorrere ogni giorno per recarsi al lavoro. In teoria, quasi tutti i viaggi a breve percorrenza possono essere effettuati con queste Volkswagen senza inquinare l’ambiente. E tutto questo in modo automatico, poiché sia la Golf eHybrid sia la Golf GTE si avviano sempre in modo esclusivamente elettrico mediante l’E-Mode, se la batteria è sufficientemente carica (tranne quando la temperatura della batteria è inferiore a -10° C). Per questo motivo, gli acquirenti di questi modelli beneficiano in molti Paesi anche di incentivi da parte dello Stato. Il fatto che le vetture ibride plug-in vengano di fatto ricaricate meno frequentemente rispetto ai veicoli elettrici rappresenta un pregiudizio che il rinomato Frauenhofer-Institut per la Ricerca nel campo dei Sistemi e dell’Innovazione (ISI) ha già provveduto a smentire alla fine del 20176, nell’ambito di uno studio condotto su larga scala negli Stati Uniti e in Germania in collaborazione con l’Istituto di Tecnologia di Karlsruhe (KIT). Inoltre, dato che entrambi i modelli sono in grado di viaggiare in modalità esclusivamente elettrica fino a una velocità di 130 km/h, si possono percorrere tragitti più lunghi anche sulle superstrade in modo puramente elettrico. È anche possibile preservare l’energia elettrica durante un viaggio più lungo, per esempio per poter utilizzare il profilo di guida E-Mode, ossia a emissioni locali zero, all’interno di un’area di destinazione urbana. In fase di partenza, è sufficiente che il guidatore inserisca, tramite il sistema di infotainment, la percentuale di capacità della batteria da preservare. Al riguardo, la batteria non deve nemmeno essere completamente carica al momento della partenza, in quanto è possibile ricaricarla anche durante la marcia tramite il motore TSI e il sistema di recupero dell’energia.

Strategia ibrida predittiva. Il software e l’hardware intelligenti della Golf contribuiscono a incrementare l’autonomia elettrica e ad abbattere i consumi. Per esempio: entrambi i modelli ibridi plug-in sono equipaggiati di serie con il sistema di navigazione Discover Media. I sistemi di navigazione integrano, da un lato, la topografia nel calcolo del percorso tramite dati cartografici e GPS allo scopo di proporre il tragitto più efficiente, per esempio con poche salite. Dall’altro, grazie al sistema di navigazione, la Golf è in grado di fornire informazioni predittive al guidatore affinché, per esempio, deceleri tempestivamente prima di una curva, al fine di sfruttare al meglio il sistema di recupero dell’energia. Quando il cruise control adattivo, ossia la regolazione automatica della distanza (anch’essa disponibile di serie), è attivo, le Golf con propulsore ibrido plug-in eseguono questa gestione addirittura in modo automatico. Indipendentemente dal fatto che si viaggi in modalità di marcia manuale o utilizzando il cruise control adattivo, grazie alla strategia ibrida predittiva i modelli ibridi plug-in rilevano, per esempio, l’ingresso in un centro abitato e regolano automaticamente in anticipo l’uso del motore elettrico anche in modalità Hybrid.

Ricarica plug-in. Di norma, la batteria della Golf eHybrid e della Golf GTE viene ricaricata esternamente, tramite un’interfaccia posizionata nel parafango anteriore lato guida, dove viene inserito il cavo per la ricarica. Questa modalità “plug-in” serve anche a spiegare la denominazione del propulsore ibrido. La ricarica avviene con corrente alternata (AC) da 2,3 o 3,6 kW. Usando la normale rete domestica da 230 volt a 2,3 kW, la batteria può essere ricaricata in cinque ore, se in precedenza era completamente scarica. Se come fonte di energia viene impiegata, per esempio, una wallbox Volkswagen o una stazione di ricarica da 360 volt e un cavo di ricarica predisposto per 3,6 kW, il tempo di carica si riduce a tre ore e
40 minuti. Il caricabatteria integrato nella vettura gestisce l’operazione di ricarica in modo completamente automatico, il guidatore deve semplicemente collegare la spina. Inoltre, tramite il sistema di infotainment o l’app We Connect sullo smartphone, ha la possibilità di indicare il momento preciso per effettuare la ricarica, per esempio al fine di utilizzare l’elettricità notturna a basso costo. Sia durante la ricarica con il cavo collegato sia in generale durante il parcheggio, l’abitacolo può essere raffreddato o riscaldato prima dell’avviamento.

Ampliamento dell’infrastruttura di ricarica. In generale, si può affermare che anche la ricarica elettrica durante il viaggio sta diventando sempre più semplice e comune, poiché il Gruppo Volkswagen contribuisce all’espansione dell’infrastruttura di ricarica; entro il 2025, l’Azienda, in collaborazione con i propri partner commerciali, punta a installare circa 35.000 punti di ricarica in Europa, la maggior parte dei quali accessibili al pubblico. A ciò si aggiungono le stazioni di ricarica rapida flessibili della Volkswagen Group Components, che possono essere installate ovunque siano temporaneamente necessarie, per esempio in occasione di grandi eventi. Diventano punti di ricarica fissi tramite il collegamento alla rete a bassa tensione e grazie alla tecnologia di ricarica rapida (fino a 150 kW di potenza) possono ricaricare contemporaneamente due auto elettriche o due veicoli ibridi plug-in.

Efficienza che regala piacere di guida. La Golf eHybrid e la Golf GTE, oltre a essere delle Volkswagen efficienti e in grado di viaggiare temporaneamente a emissioni locali zero, sono anche modelli estremamente dinamici. Entrambe queste Golf montano un motore 1.4 TSI e un propulsore elettrico tipo HEM80evo; il motore elettrico forma un’unità compatta in combinazione con il cambio DSG a 6 rapporti (DQ400e), progettato per questa specifica applicazione. La Golf eHybrid accelera da
0 a 100 km/h in 7,4 secondi, se si sfrutta tutta la potenza di sistema di
150 kW, mentre la velocità massima si attesta su 220 km/h. Forte dei suoi 245 CV (180 kW) che le consentono di raggiungere una velocità massima di 225 km/h, la Golf GTE impiega 6,7 secondi per completare il classico scatto da 0 a 100 km/h, distinguendosi così come vettura sportiva tra i modelli ibridi compatti. In entrambi i casi, tuttavia, la peculiarità non è rappresentata dalla velocità massima né dallo sprint. L’aspetto molto più coinvolgente e particolare è legato all’erogazione di tale potenza: il motore elettrico funziona come un boost supplementare che supporta il motore turbo, mettendo così costantemente a disposizione un’eccezionale coppia massima.

Carattere di serie. La Volkswagen offre la Golf eHybrid nella versione di allestimento Style di alto livello. Analogamente al modello precedente, la Golf GTE sarà lanciata come modello a sé stante con un allestimento GTE opportunamente personalizzato. In ogni caso, la dotazione di serie comprende come sempre il nuovo Digital Cockpit Pro (strumentazione digitale ibrida) e il sistema di navigazione Discover Media con
Streaming & Internet e DAB+, interfaccia per telefono con funzione di ricarica induttiva e sistema di comando vocale. La dotazione di serie di questi modelli ibridi comprende anche: riconoscimento della segnaletica stradale, volante multifunzione con rivestimento in pelle, Travel Assist per la guida assistita fino a 210 km/h (inclusa regolazione automatica della distanza ACC e assistenza per il mantenimento della corsia Lane Assist), assistente alla frenata di emergenza Front Assist, climatizzatore automatico Air Care Climatronic, sistema di recupero dell’energia, sistema di avvertimento locale Car2X, nuovo sistema di avviamento senza chiave Keyless Start, proiettori anteriori a LED Plus e gruppi ottici posteriori a LED nonché cerchi in lega leggera da 17 pollici. A bordo della Golf eHybrid, il guidatore e il passeggero anteriore potranno accomodarsi su sedili comfort di stampo sportivo, mentre per la Golf GTE sono stati adottati pregiati sedili sportivi personalizzati con appoggiatesta integrati nel tipico stile GTI. La Golf GTE presenta anche una serie di dettagli come i paraurti e i listelli sottoporta dal design sportivo, un listello luminoso a LED nella calandra, oltre ad altri particolari specifici GTE sia negli esterni sia negli interni.